
…Un pittore che si è tracciato una strada senza compromessi, libero del suo pensiero e del suo estro. E questa pittura, ritmica, cadenzata, ci offre saggi squisiti di spontaneo candore: aspetti di un mondo sempre bello e sempre nuovo. Non voglio qui trattare dei temi sempre cari a Pieraccini, delle solite monachelle, dei venditori di palloncini, degli uomini con tanto di baffi dei bimbi vocianti nei cortili. Qui vogliamo dire, piuttosto, dell’architettura dei lavori di Pieraccini, di quella costruzione tutta personale, di quel disegno morbido e tuttavia saliente, e soprattutto ci piace dire della efficacia cromatica di tutti i lavori. Questa è davvero persuasiva, anche se si può avere l’impressione di trovarci davanti ad un pittore smaliziato che, uso ad indovinare i gusti del pubblico, si presta ad artificiosi artigianismi di moda. Ma è soltanto un’impressione, perché, a guardare intenti, rileviamo che questi giochi cromatici questi connubi di colore sono il risultato di una perticolare felice attitudine, di un fortunato istinto che si concretizza in mille modi, in accostamenti di cromatiche scale vibranti in una personale e squisita umanità… DANILO FIVIZZOLI critico |