Eugenio Pieraccini

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Olii
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FRATICELLI CHE GIOCANO A MOSCA CIECA

acrilico su cartone 30x40 1961

 

 

 

IL BAGNINO

olio su tela 40x70 1973

 

 

 

OMAGGIO A LUCIO FONTANA

particolare uno 1971

 

 

 

L’AQUILONARO

olio su tela 40x60 1974

 

 

 

IL NONNO BACCHIONE

olio su tela 100x50 1970

 

 

 

IL FIORAIO

olio su tela 50x60 1974

 

 

 

IL VIOLONCELLISTA

olio su tela 40x70 1970

 

 

 

OMAGGIO A LUCIO FONTANA

particolare due 1971

 

 

 

IL NONNO MENGARA

olio su tela 100x50 1970

 

 

 

AUTORITRATTO VESTITO DA LEONE

olio su tela 80x60 1975

 

 

 


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Critiche

…Eugenio Pieraccini è un naif alla Rousseau, ma c’è un gusto toscano nelle sue ingenue composizioni e nella raffinatezza dell’esecuzione che le trasporta in una atmosfera di fiaba, dove può apparire lo spirito di Lorenzo Viani,ma sentito in chiave personale. Se Pieraccini è un naif, non è tuttavia un ingenuo perché quello che ottiene lo ottiene perché lo vuole anche con il ragionamento e con un mestiere raffinato, sia pure senza astuzie. Le prospettive spesso esatte, la levigatezza della pittura,, la pulizia in un’atmosfera trasparente e l’umorismo dei personaggi caricaturati; di certe situazioni e di taluni particolari sono l’espressione di un carattere: quello suo e della sua terra: Un carattere bonario ma attento alle contraddizioni e pronto a rilevarle con acutezza ma senza acredine, anzi tingendoli di rosa e di azzurro con un tocco di poesia…

DINO VILLANI critico