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...Il Pieraccini uomo ci appare multiforme e fantasioso di una genialità bizzarra ed erompente, che si rivela soprattutto nella scelta contenutistica delle opere, affollate di preti colorati di rosso o di nero, di “omini” localizzati in un ambiente di fine ottocento, di personaggi dagli occhi infossati e cerchiati. Appaiono, mescolati insieme, ricordi veristici e fantasiosi ed echi di tutto un mondo letterario che va da Rousseau, a Goya, a Viani. Pieraccini ne riecheggia certe posizioni per abbandonarle subito con l’affrontare problemi personali, pittorici e compositivi, esternando sempre l’intuizione sua estrosa e mordente… MARIA LUISA BAVASTRO critico |