…Animatore meraviglioso di iniziative paradossali, nell’epoca in cui la riviera versiliese accentrava nella Bussola di Bernardini lo spettacolo non stop delle sue follie notturne. Di quella gioia di vivere Pieraccini era un singolare istigatore. Ricordo quando, negli anni Cinquanta, aveva creato al Cinquale un curioso “villaggio” dove invitava gli amici artisti a esporre le loro opere mentre in un campo di bocce adiacente radunava i “grandi”, che trascorrevano le vacanze in Versilia, a confrontarsi in quel gioco. E c’erano Carrà e Dazzi a richiamare l’attenzione di un pubblico che, sollecitato nella sua curiosità, in quel modo accedeva alle cose dell’arte. Ed è giusto che oggi, a quel pubblico tanto mutato e certamente maturo nei suoi contatti con la pittura, si mostri l’ opera di Pieraccini, che è opera ben più complessa di quanto può essere apparsa ai suoi tempi perché prevaricata e persino schiacciata dal Pieraccini personaggio... TOMMASO PALOSCIA critico |
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