Eugenio Pieraccini

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Critiche

...Incredibile, forte e tenera la sua amicizia con Moses Levy. Nato e cresciuto ribelle, Eugenio si trasformava quando il grande Moses, con il suo parlare quieto, sereno, dolce, lo invitava a riflettere…”Devi imparare-gli diceva-: un pittore quando va a trovare un giornalista o un critico, bussa alla porta con i piedi perché deve avere le mani occupate da un quadro da regalare”…Intanto i “pretini”, i”soldatini”, i”nonni”, i “marinai” si trovavano in molte collezioni e in molte case…Con la scomparsa di Eugenio era stato cancellato un grosso pezzo della mia vita, il più bello sicuramente. Non volevo ricordare.  Misi in soffitta le riviste, gli articoli, le fotografie, le cartelle con la nostra corrispondenza, i nostri scherzi su cartoline o biglietti. Un paio di quadri nel mio studio, per fare un sorriso quando alzo gli occhi e guardo i “ pretini” e i “soldatini”…

ALDO VALLERONI giornalista