Eugenio Pieraccini

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Critiche

...Una lirica sottile e delicata sta alla base della sua pittura fatta di figure di pretini o di monachelle, intenti a giuochi fanciulleschi o vòlti ad abbandoni mistici o a discese strane dal cielo col paracadute. I suoi paesaggi e le sue figurazioni sembrano tratti da sogni innocenti di fanciullo e vengono da lui espressi con purissima commozione poetica. Il disegno a volte forzato delle figure allungate, dalle spalle spioventi e ristrette, dai volti pallidi con sguardi strabici e divaganti; i movimenti da automi, le mani posate con gravezza, danno al discorso pittorico un senso di fresca ingenuità, di stupore infantile, avvalorato però dal colore sempre lucido e terso, steso ed uniforme di una luminosità pura ed elementare, mentre il disegno energico ci riporta alla sicurezza espressiva dell’artista maturo…

A.LUIGI TRINCI  critico